venerdì 17 aprile 2009


Quando avevo una ventina d'anni, ho comprato un'enciclopedia "Professione donna" erano una ventina di volumi che parlavano di vari argomenti, che poi ho scoperto non interessarmi per niente (errori che si commettono quando si è ingenui) a parte qualcuno tra cui "Cucito e ricamo" che spiega appunto i primi rudimenti di cucito, i principali punti del ricamo, e una serie di tecniche per fare pizzi e merletti tra cui il macramè e questa variante che si chiama Cavandoli dal nome di Valentina Cavandoli, direttrice della scuola "Casa dell Sole" a Torino creata nella prima metà del 20° secolo per insegnare ai bambini a lei affidati, che imparavano a realizzare borsette, segnalibri, puntaspilli, ecc. Con l'avvento della seconda guerra mondiale questa tecnica venne dimenticata.
L'esecuzione del Cavandoli prevede l'impiego di fili in due colori, uno per il fondo che presenta nodi orizzontali ed uno per il soggetto che presenta nodi verticali. Il tessuto che si ottiene è compatto e robusto.
I disegni possono essere tratti da schemi per il punto croce bicolore o per il filet.
Queste notizie le ho tratte da http://www.amoilricamo.it/html/cavandoli.htm .
Parlando con la mia amica Rosa, ho nominato questa tecnica e, visto che non la conosceva, mi ha chiesto notizie al riguardo, così ho cercato il libro, con l'aiuto di mia figlia ho tentato di infilarlo nello scanner e ho deciso di mettere le immagini qui. Visto che la definiscono un'arte dimenticata, chissà se potrà rivivere......








Se andate a vedere il sito http://www.ilmiomacrame.com/piccolascuola.html ci sono le istruzioni che spiegano bene i vari nodi del macramè compreso il nodo cordoncino orizzontale e verticale, e comunque merita di essere visitato, a me è piaciuto molto.

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